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MuPsychology - di Mark Bonifati

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Cresciuto studiando a fondo il playing di Mark Knopfler, Steve Vai, Andy Summers e Paco De Lucia, inizio a suonare all’età di 15 anni. La musica mi porta a conoscere molti artisti, a lavorare in studio e sul palco. Le mie prime composizioni risalgono al 1999, quando suonavo da nemmeno un anno. Dirty Black Rain (2007) è l’evoluzione di una canzonetta scritta con gli occhi a cuore per il mio primo grande amore adolescenziale. La vita mi porta a studiare non solo musica (approfondita dal 1999 in poi con diversi insegnanti privati e poi certificata dal Trinity College of London, per cui insegno ora chitarra nell’Accademia Si Fa Musica e Non Sol…di Vinovo dei Maestri Giuseppe Trivigno ed Eliana D’Agostino), ma anche le arti marziali, gli sport da combattimento e la difesa personale. Inoltre, sono laureato in filosofia e psicobiologia, psicoterapeuta. Tutti temi che emergono fortemente e volontariamente nelle mie composizioni.

1) Byzantine Blues (aka etnopsychology) Adoro le contaminazioni e le sperimentazioni: esse sono il cuore dello scambio tra le culture. Byzantine Blues è un tentativo di far dialogare il blues americano, un jazz in 7/8, una chitarra fusion e sonorità bizantine, orientali.

2) On the Fast Car (aka the Journey) On The Fast Car è come fosse stato composta viaggiando su un’auto cabriolet per giorni e attraverso paesi e nazioni diverse. I capelli mossi da venti che cambiano insieme agli odori e agli idiomi varcando i confini diventano metafora della propria ricerca di un posto nel mondo.

3) Cancella il tuo Guru (aka individuation) Il concetto junghiano di individuazione anima buona parte di Cancella il tuo Guru, che veicola però anche una velata critica socioculturale. Il diventare quello che si è, già caro a Nietzsche, passa attraverso un viaggio spirituale che decostruisce complessi e simboli in cui a volte ci perdiamo, credendoli salvifici. Religione,sport, politica…stili musicali: i guru si sanno nascondere con furbizia.

4) Event Horizon (aka abandon) Esistono alcuni innamoramenti così potenti, vere e proprie “possessioni”, che ci tirano a sé con una forza simile alla gravità di un buco nero. Di quest’ultimo, l’Orizzonte degli Eventi è il limite prima del quale si può ancora tornare indietro. Abbandonarsi significa scegliere di varcare il confine, precipitare. Ma perdere completamente sé stessi in qualcun altro è molto pericoloso, perché in realtà “noi non conosciamo il futuro”.

5) July (or On the Lightness of Being) (aka atmosphere) July (or On the Lightness of Being) dice di sé stessa già tutto quello che c’è da sapere. L’uso dell’armonia lidia è già scelta di un’atmosfera, con un sound vintage a mo’ di vinile, elegante e molto ricercato. È una passeggiata sulle nuvole, leggera, con lo sguardo che si sofferma sul paesaggio sottostante e ne contempla, con calma, gli orizzonti. Il pezzo è dedicato alla mia bella Yuliia, che incontrai in un luglio di qualche anno fa. Per questo, “July” è una parola baule (Lewis Carroll), con almeno due significati.

6) First Words (aka the contact) Di chiara ispirazione jazz fusion, è un pezzo di citazioni. Ma la più importante è per il mio nipotino Lorenzo, che sentirete cantare in contrappunto alla mia chitarra elettrica. Registrai le sue prime vocalizzazioni, che esplorano il mondo e vi entrano in contatto, e poi vi costruii sopra un brano in 23/8, proprio perché lui è nato il 23 agosto 2019 in USA: un italiano dal sangue castrovillarese.

7) Border Girl (aka borderline experience) In questo pezzo convergono diversi incontri, che mi riportano all’esperienza della personalità borderline. La mancanza di sfumature, “dalle stelle alle stalle”, “l’essere senza pelle”, l’estrema sensibilità, la possibilità di venirne a capo sono raccontate tra il jazz e la bossa nova.

8) Schizoid Gipsy (aka schizoid experience) L’esperienza schizoide è un mondo ricco di cose, contenuti, un viaggio dentro di sé ma mai privo di interessi. L’anima nomade emerge dall’esplorazione attiva, curiosa, sviscerantele cose, come a solcarle con un caravan e una chitarra gipsy manouche, da Siviglia e Parigi.

9) Angel-A (aka childhood) Il tema “infanzia” è sconfinato per chiunque. Io ho scelto di riconoscerlo nella mia prima amica, cotta, contatto profondo con l’Altro. Lei si chiamava Angela, portata via da un incidente stradale poco più che trentenne. Non c’è bisogno di altro se non di una sola chitarra, che si sposta dal flamenco all’uso dell’atmosfera lidia sugli accordi minori, che mi ricorda molto gli anni 80


Tutte le canzoni, la musica e i testi sono stati composti, suonati e cantati da Mark Bonifati. Fotografia: sonsolofoto di Alessandro Floridia. Ringraziamenti speciali: Yuliia Vorobiova e Vadim Hrechka e la nostra pazza serata vicino ad una fontana a San Remo; i miei colleghi dell’IPSIG (Istituto Internazionale di Psicopatologia e Psicoterapia della Gestalt) e i direttori Gianni Francesetti e Michela Gecele; il dott. Luca Freiria; mio nipote Lorenzino; i miei amati Selina, Giovannino e Nanook; Alessandro, Andy e Pino; la fantastica serata con Steve Vai, quando abbiamo suonato insieme e mi ha spronato a credere nella mia musica e non smettere di provare a cercare il mio modo di suonare; i professori Eliana e Giuseppe, che credono in me come insegnante e musicista, e i miei studenti. Progetto grafico di Alessandro Cives MUPSYCHOLOGY è il mio secondo album e cerca di raccogliere le mie maggiori influenze. Il rock colto, il jazz, la fusion, il blues, il flamenco, la bossa nova, il manouche. Adoro le contaminazioni, ma meno le etichette. Gli stili musicali non sono un patto con il Diavolo: io li uso per raccontare storie. In questo album, come accadde in parte con Rinascimento (2007), la musica è colonna sonora di storie che ho incontrato grazie alla mia formazione in filosofia, psicologia e psicoterapia. Un album di musica, ma anche di persone e di mondi. Mark Bonifati


1. Byzantine Blues (aka etnopsychology)

2. On the Fast Car (aka the Journey)

3. Cancella il tuo Guru (aka individuation)

4. Event Horizon (aka abandon)

5. July (or On the Lightness of Being) (aka atmosphere)

6. First Words (aka the contact)

7. Border Girl (aka borderline experience)

8. Schizoid Gipsy (aka schizoid experience)

9. Angel-A (aka childhood)




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