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- NATA A QUARANT'ANNI - Giusy Musso
NATA A QUARANT'ANNI - Giusy Musso
La storia forte e schietta di una donna che ha sfidato le convenzioni e non si è rassegnata alla vita di orrori e disperazione che il fato le aveva riservato. Ha attraversato l’inferno Giusy, ha sfiorato la follia e il suicidio, ha rischiato l’omicidio perché si è rifiutata di piegarsi alle minacce, ma ne è uscita con le proprie forze e sostenuta da un’incrollabile fede e dalla determinazione di chi vuol trovare sé stessa e sa cosa NON vuole. È la storia di una donna che avrebbe potuto essere raccontata sulla poltrona di Oprah Winfrey o annoverata tra le “Tempeste” di Michela Murgia. Dopo aver fatto a pugni con la vita, l’ha presa per il collo e l’ha co - stretta a darle ciò che voleva: libertà, dignità, gioia… Poi, calmandosi, l’ha accarezzata e le ha chiesto di fare pace. Lei e la vita allora si sono ab - bracciate e oggi, da più di vent’anni, va avanti la loro storia d’amore. Con uno stile che si alterna tra la narrazione popolare e il flusso di co - scienza, Giusy cattura i lettori dentro la sua storia fin dal primo istante, con l’intensità di chi le emozioni le vive appieno e con la schiettezza disarmante di chi ha il coraggio del - le proprie azioni e opinioni, anche se forti, anche se scomode, ma vere.
Oggi, guardando indietro ai miei primi trentanove anni, vedo una bambina – poi ragazza, poi giovane donna – in balia degli eventi tumultuosi che l’hanno trascinata e sballottata come dentro a una violenta tempesta, senza che ci fosse la possibilità di opporsi. Eppure c’è sempre stata in me la forza di voler uscire dalle situazioni orribili che hanno caratterizzato la mia vita. Mi sono ritrovata all’inferno, ho sfiorato la pazzia, tentato il suicidio, urlato il mio dolore, ho pregato fino a perdere la voce e pianto fino all’ultima lacrima e poi, un giorno, la forza di liberarmi mi ha invasa e la via d’uscita si è aperta davanti ai miei occhi con una luce sfolgorante. Ho varcato quella soglia non senza espormi a seri pericoli, ma se non lo avessi fatto, sarei morta comunque, più lentamente ma inesorabilmente, perché per quanto lunga possa essere una caduta, alla fine di ogni baratro c’è solo un suolo su cui schiantarsi. In quella che è stata la faticosa e dolorosissima risalita, però, la mia anima ha iniziato a camminare per raggiungere il mio corpo e oggi sono qui a raccontarvi la mia storia. Lo farò a cuore aperto, senza filtri e senza preoccuparmi di essere “politically correct” perché quello che ho vissuto è stato brutale ed edulcorarlo farebbe perdere senso sia al racconto, sia all’importanza e alla gioia immensa di avercela fatta.
Giusy Musso nasce negli anni 60 a Carini, il paese siciliano famoso per l’amaro caso della baronessa. Dal 2012 gestisce il Bed and Breakfast La Casa di Evita Art & Design che, occasionalmente, trasforma in luogo di eventi, mostre d’arte, presentazioni di libri e raccolte di fondi a scopo umanitario. Nel 2014, il suo omaggio all’amata First Lady argentina da cui il B & B prende il nome, arriva alle orecchie dei diplomatici sudamericani che vengono fin qui per dimostrarle il loro apprezzamento e gratitudine. Ha partecipato a trasmissioni televisive, tra cui Geo & Geo di Rai 3, sul recupero delle tradizioni popolari e tiene regolarmente un blog , Gli appunti di Giusy: https://lacasadievita.it/blog/ Profondamente innamorata della sua terra, si adopera attivamente per la rivalutazione del territorio e per dar voce a quei talenti che hanno sempre dovuto andar fuori per farsi ascoltare. Una pioniera filantropa che ha fatto dell’inno alla bellezza la sua ragione di vita. Oggi può essere considerata lei stessa una first lady per il suo paese, una carismatica self made woman, stimata e presa a modello da tutti coloro che la conoscono.