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L'ULTIMO BAR | di Massimo Bigi | Racconti e Canzoni (Libro+Disco)
L’Ultimo Bar è un viaggio nel cuore dell’umanità al margine di sé stessa.
Prefazione
La letteratura è un grande giardino di metafore sulla vita delle anime. Il bar che il Bigi racconta non è da meno, è un silenzioso e rumoroso refugium peccatorium nel quale i suoi personaggi si raccontano e si purificano. Ognuno di loro porta la sua croce, annegata nel calore di un cocktail o di un qualsiasi liquore che possa nascondere un dolore o magari farlo venire a galla. Tra sorrisi e pietas l’autore ci conduce nel suo percorso, un viaggio tra le scelleratezze delle persone e la poesia che affiora sonnolenta e sorniona. Tra solidarietà umane che potremmo chiamare addirittura “amicizie” e amori molto sognati e poco vissuti, scopriamo il valore dell’incontro e il peso dell’abbandono. Nessuno è veramente solo, nessuno è pienamente in sintonia con gli altri. Piano piano ci troviamo trasportati all’interno del locale, il Bigi ci trova un posto a sedere, ascoltiamo, osserviamo, diventiamo anche noi parte di una sciagurata e deliziosa comunità, vogliamo sapere, vogliamo capire. Finito di leggere usciamo all’aria aperta e sorridiamo guardando il cielo. Come sempre accade, un raggio di luce si fa strada tra le nuvole.
Enrico Ruggeri.
Un’anima persa all’ultimo bar L’estate torrida del 2022 sembrava non finire mai. Il sole mi bruciava la pelle e l’anima, già provata dal susseguirsi di giornate indolenti e tentativi di serate convulse, volte a riparare i danni di un tifone che aveva spazzato via ogni buon proposito di fiducia verso un futuro che sembrava avermi voltato le spalle. In quei giorni mi trascinavo sulla spiaggia come un relitto portato dal mare, destinato a consumarsi sotto i raggi del sole. Poi, una rovente giornata di fine agosto, la svolta. Quella sferzata che inconsciamente stavo aspettando da tempo, all’improvviso, squarciò il velo nero che mi aveva inghiottita nelle sue spire. L’evento “Musica e Parole”, in programma quella sera a Lerici, capitò come la pioggia dopo un lungo periodo di siccità, portando una libecciata di freschezza. Poco prima di partire il tempo di inviare un messaggio ad un amico che il beep della risposta non si fece attendere; Massimo Bigi, “Il Bigi” per gli amici, chiamato in causa perché legato da un certo fil “Rouge” all’evento, passò subito al dunque, con “una proposta che proprio non potevo rifiutare”. Si vociferava della prossima uscita di nuovo album, degno erede del suo primo, mistico “Bestemmio e prego”, e di un libro collegato ad esso. Conoscendo la mia passione per libri e inchiostro, il buon Bigi, pensò bene di coinvolgermi in quella sua fantastica avventura nella quale io, preda della mia irrazionale follia, mi buttai a capofitto. Ebbra della fiducia che da sempre ripone in me, ci misi non poco a realizzare ciò che mi aveva proposto: leggere e al bisogno correggere la sua raccolta di racconti brevi, incentrati tutti sui personaggi delle canzoni contenute nell‘album che avrei avuto l’onore ascoltare in anteprima, L’Ultimo Bar. Dopo aver preso coscienza della ‘‘follia’’ in cui stavo per cacciarmi, mille dubbi ed ansie cominciarono ad assalirmi. Sarei stata all’altezza? Sarei riuscita a portare a termine quel compito nuovo per me? Il lavoro 12 dell’editor è meraviglioso, permette di visitare luoghi fantastici prima di chiunque altro, ma la responsabilità e la possibilità di sbagliare andava messa in conto, non essendo del mestiere, ma le simpatiche vocine della mia fantasia, fortunatamente fugate da un saggio grillo parlante, ebbero la peggio e, col mio bagaglio di speranzosa tenacia, cominciai il mio viaggio verso L’Ultimo Bar. Tra snervanti liti con virgole e puntini di sospensione (adoro…), facendo a pugni coi congiuntivi e condizionali all’arrembaggio, mi ritrovai a servire birre con Cheryl, a lucidare bicchieri con Frank, a scommettere con Bill e prendere appunti con Jim, incollandomi addosso il loro respiro. L’Ultimo Bar diventò ben presto il mio stato d’animo, un luogo sicuro tra le pieghe della vita, nel quale cercare riparo quando la tempesta fa impazzire la bussola. Quel luogo dove le anime perse nei meandri della vita trovano nuove possibilità e braccia sempre aperte ad accogliere, senza troppe elucubrazioni. L’Ultimo Bar, un viaggio nel cuore dell’umanità al margine di sé stessa. Non finirò mai di ringraziare Massimo per aver avuto così tanta fiducia in me e per avermi dato la possibilità di vivere questa nuova esperienza, facendomi “sporcare le mani” e ritrovare il mio posto nel mondo, all’Ultimo Bar.
Tania Carlini
Ideato da: Riccardo Cherubini. Prodotto da: Riccardo Cherubini, Fortu Saskia, Sergio Bianchi. Scritto da: Massimo Bigi. Interventi ( guizzi…): Enrico Ruggeri Hanno suonato: Andrea Miro’, cori. Riccardo Cherubini, Chitarre. Fortu Saskia, Basso. Mauro Tondini, Tastiere. Ale Polifrone, Batteria. “Confessioni di un Barman” è cantata da Enrico Ruggeri e Massimo Bigi. Cheryl (La ragazza del Bar) è cantata da Andrea Miro’ e Massimo Bigi. I cori in “Alcol e Amori” sono di Micaela Monterosso. Pianoforte in Invisibile a cura del Maestro Alessandro Deledda. Grazie a Stefano Baldrini, Fabio Furnari, Marina Crociani. Progetto grafico: Alessandro Cives. Grazie a Matteo Burico (sindaco di Castiglione del Lago, che ci ha aiutato per la copertina...). Assi nella manica: Tania Carlini, Bobo Artefatti, Priscilla Blokland. Paolo Di Claudio: unico ed insostituibile “Spiritual Manager”. Registrato e mixato presso BoomBox di Mauro Tondini (Milano) da Sergio Bianchi. Edizioni Anyway e Terre Sommerse. Distribuzione discografica: Terre Sommerse Group Srl. In collaborazione con la Fenice.
I RACCONTI:
L’ultimo bar
Attese
Confessioni di un barman
Fermo immagine
Invisibili
Il respiro della notte
Cheryl
Linea di confine
Camminammo
Intervallo
Il mare in un bicchiere
Rachel
Furto
Asbury Park
In cima al mondo
Addio Bill
In vacanza
Spirito
Natale a Mirtle St
2045
Quello che manca
LE CANZONI
Camminammo
Attese
L’ultimo bar
Il respiro della notte
Confessioni di un barman, con Enrico Ruggeri
Alcol e amori Cheryl (la ragazza del bar), con Andrea Miro’
Bar 2045
Il mare in un bicchiere
Invisibile
Massimo Bigi nasce a Castiglione del Lago (Perugia) sulle rive del Trasimeno nel 1958.
Ama la musica e la lettura ma non si considera né musicista e tantomeno scrittore.
La passione per la musica lo spinge da chitarrista anarchico a divenire tecnico del suono, per farlo approdare poi nell’ambito della produzione musicale.
Lavora alcuni anni per una nota agenzia romana, “Teatro e Musica” di Fausto Paddeu in qualità di tour manager, esperienza che gli concede l’opportunità di lavorare con Enrico Ruggeri ed altri importanti artisti italiani.
E’ proprio l’amicizia con Ruggeri che lo fa emergere come autore di brani musicali, prodotto dallo stesso Ruggeri, pubblica nel 2020 l’album “Bestemmio e Prego” che viene accolto molto bene dalla critica musicale.
In seguito collabora sempre con Ruggeri all’album “LA RIVOLUZIONE”, firmando alcuni brani e partecipa come ospite al tour omonimo.
In questi giorni sta uscendo nelle librerie e nei negozi digitali il suo nuovo lavoro lavoro intitolato “L’ULTIMO BAR” un libro corredato da un “concept album”.