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AK Poesia per l'Acqua | di Claudio Monachesi
L’idea di comporre le poesie che appaiono in questo libro nasce su invito di Ornella Campitelli e Alessia Tasillo rispettivamente presidente e segretaria dell’allora Associazione “Viva la Terra” che organizzava manifestazioni per la raccolta firme per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua (2010). La performance ebbe successo e proseguì con inviti in altre strutture. Per me, per il poeta che sono, rappresentava la prosecuzione di quel filone di poesia dedicata all’impegno civile che andava avanti da una decina d’anni, da quando mi ero chiesto: “ Ma che sto facendo come poeta qui e adesso? Ho preferito sempre “le illuminazioni provenienti dall’alto”, ma poi anch’io, soprattutto, dovevo devo fare i conti con questo tipo di società, come poeta di questo tempo, con tutta la fisicità ad essa connessa… La salute la scuola il lavoro la casa…” E l’invito subito venne , nel 2002, con la richiesta di fare poesia per i bambini del reparto oncologico pediatrico del Policlinico di Roma; il committente fu Anna Maria Abbruzzetti1 dell’Ass. Amici di Marco D’Andrea e lo sponsor il Comune di Roma nella persona dell’Assessore alle Politiche di Promozione dell’Infanzia e della Famiglia Pamela Pantano. La tiratura del libro fu di 5000 copie e i proventi, congiunti a quelli di altre iniziative, sono serviti per la ristrutturazione, terminata nel 2014, del reparto oncologico stesso; il miracolo era avvenuto, la poesia era riuscita, seppur nella sua delicatezza e trasparenza, a contribuire consistentemente all’opera. Da qui ha inizio la mia opera di poeta impegnato nel “civile”, ovvero dell’utilizzo della poesia per il fabbisogno del quotidiano vivere più intensamente e meglio la vita. L’abbandono dei “salotti letterari” dei “concorsi” dei “riconoscimenti” già appartiene al decennio precedente, è un remoto ricordo sostituito pian piano dalla “poetizzazione” del quartiere dove abito e del Policlinico di Roma dove lavoro; la poesia mi sono accorto, incarnandola, arriva ovunque, senza limiti di età o di sesso o di preparazione letteraria anzi, ho scoperto, più si è liberi da nozioni e meglio viene accolta: così come, il 3 ottobre del 2013, da Antonio Avena il proprietario della ferramenta di via Pisa 35 a Roma il quale si impegna un pomeriggio intero con la sua ferramenta in orario di apertura al pubblico perché io possa decantare versi da me composti su molti degli oggetti che vengono venduti nel negozio, come : “Ode alla carta vetrata, ode al trapano, ode alla tempera…”, inclusi nella silloge Ferramentarium. Farà lo stesso Francesco Bianchini, richiedendomi per poetare sull’acconciatura nel suo salone di bellezza in via Bartolomeo Borghesi 11 a Roma; lì mi sono divertito a interpretare “ I polpastrelli scivolano lievi, Colpi di sole acclamano, Sfona gli umidi capelli…” Ovvero tutte le poesie che appartengono alla silloge “Poesie dedicate all’acconciatura”. Le poesie di “Ak-poesia per l’acqua-“ se sono state utilizzate inizialmente per i motivi su descritti sono andate via via adattandosi a performance più articolate, come quella inserita nel mio percorso “Esculapio sulle orme dell’antico Dio della Medicina” dove l’acqua è il centro del culto perché ci accompagna nei suoi differenti aspetti nei cinque punti della Stella di Esculapio :”Acqua da bere, Acqua abluttiva, Acqua sotterranea, Acqua del fiume sacro, Acqua luminosa”. L’acqua universalmente ci appartiene e ci sostiene, sembra essere la nostra antichissima genitrice e come dico nelle mie poetizzazioni, ci corrisponde tanto, essendo noi stessi composti in gran parte di acqua, e quindi, a seconda del nostro stato d’animo e quindi della nostra temperatura interiore possiamo essere più o meno fluidi più o meno densi più o meno volatili, proprio come l’acqua si trasforma al cospetto del freddo, del tiepido, del caldo. Se è vero che questi versi dedicati all’acqua sono nati per una performance di impegno civile, è altresì vero che sono stati condotti con l’intento, da parte mia, di una interiorizzazione tale che prefigura il tentativo di conoscere sé stessi attraverso la poesia.
Claudio Monachesi , poeta. Sono stati pubblicati per la poesia, tra gli altri: I respiri (1978, Brescia). Poesia per la radiologia (Roma 2012, Pioda ed.) AK, poesie per l’Acqua, (Roma,2021). Il Poema dei Mondi, (Roma, 2012 Terre Sommerse ed., e la seconda edizione ampliata (Roma, 2019) E’ l’opera cardine a cui l’autore sta lavorando dal 1988. Per la saggistica sono stati pubblicati tra gli altri: Esculapio, sulle orme dell’Antico Dio della Medicina (Roma, 2011 Terre Sommerse ed.) Viaggio nei luoghi sacri della religione romana e preromana (Roma, 2021 Terre Sommerse ed.) Introduzione al giubileo (Roma, 2015 Terre Sommerse ed.). Hanno scritto di lui: Eugenio Montale, Fabrizio Mariani, Mario Lunetta.