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GLI IMPERI DELLA MENTE - LA LEGGEREZZA DELL'ESSERE di Elio Crifò
"Ormai vedo solo persone con la mente in frantumi. È come se la nostra epoca stesse disintegrando la psiche
dell’uomo del terzo millennio. È come se tutto cambiasse più rapidamente delle nostre mutazioni naturali e
così inseguiamo affannosamente il nostro presente. Correre, correre, correre... bisogna correre per mantenersi in forma, ma noi facciamo tutto correndo, non solo la corsa, perché bisogna stare sempre al passo... con le notizie, col lavoro, con la palestra, con gli amici. Bisogna correre seguendo il tabellino di marcia personale, il tabellino degli obiettivi da raggiungere. Correre, correre, bisogna correre ma rimaniamo sempre indietro. Non riusciamo a sdraiarci comodi nella poltrona del nostro tempo." (Gli imperi della mente - Elio Crifò)
Siamo circondati, talvolta assediati, da persone pesanti. Persone che si gonfiano, si auto celebrano e a forza
di farlo diventano noiose. Insopportabilmente noiose e pesanti. E invece abbiamo tutti bisogno di... leggerezza, sana leggerezza. La leggerezza migliora la vita! Ci sono molti autori che parlano di questo fondamentale stile di vita, per esempio Calvino, che la descrive come «il planare sulle cose dall’alto, senza avere macigni sul cuore». La leggerezza, infatti, è uno sguardo per atterrare nel duro e faticoso quotidiano della vita dall’alto, e non esserne travolti, dal basso. Non con l’occhio della supponenza o dell’alterigia, ma con un comportamento naturale che ci fa vedere le cose in profondità e allo stesso tempo le distanzia dall’affan-
no del presente. Pensate solo un attimo quante delle persone che ci circondano si prendono sul serio, si
gonfiano, si auto-rappresentano, si auto-elogiano, si auto-citano. Sono pesanti, prive del soffio vitale della
leggerezza, da abbinare invece all’auto-ironia, altrettanto lieve ed efficace. (La leggerezza dell'essere di Elio Crifò).
pp. 87