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UN PAESE DA VENDERE - Federica Bernardini
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ISBN 9788889874578
€18.00
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Mattino, pomeriggio, sera e ancora mattina. Così i giorni, il tempo inesorabile. E dentro la vita, fatta di sorrisi, di ansie, di incomprensioni, di entusiasmi, di finzioni, di desideri, di compromessi, di eccitazioni. Le stagioni della vita raccontano storie e le storie, come strati di terra, seppelliscono il passato.
Restano i ricordi, la memoria. Restano i protagonisti, diversi ma uguali nei tormenti di sempre, nei conflitti tra generazioni e ideologie, tra sentimenti e passioni.
Una giostra a grande velocità in continua carica di movimento e con musica assordante. Un crepitio di fuochi d’artificio.
Poi il silenzio assoluto. E il tempo, ancora il tempo, compagno di sempre. La noia e la frustrazione di vivere in spazi troppo piccoli e troppo miseri.
Miseria che ti si incolla addosso, che anche fuggire non serve a niente, contagiati da una vita opprimente.
Forse anche tutto il paese è da vendere. Ma gli extraterrestri sarebbero interessati?Note sull’autrice
Federica Bernardini. Originaria della provincia di Ancona, vive ed opera a Jesi da imprenditrice e operatrice culturale, in particolare in campo teatrale sia con la Compagnia “Teatroluce” da lei fondata, sia in veste di Presidente per la Regione Marche della F.I.T.A. (Federazione Italiana Teatro Amatori), nonché da attrice e autrice di testi teatrali, uno dei quali (“Una notte con Giulia”) premiato al concorso dell’Istituo Italiano del Dramma.
Con “Teatroluce” ha portato in scena opere di grandi autori da Eugène Ionesco (“Il re muore”) a Oscar Wilde (“Salomé”), da Tonino Guerra (“A Pechino fa la neve”) a Pablo Neruda (“Leñador”); in onore di quest’ultimo, su invito dell’Istituto di Cultura del Cile, ha curato vari spettacoli, di cui uno di teatro e danza a Isla Negra nel patio della casa natale del poeta cileno; inoltre ha prodotto il film “Non c’è più niente da fare” per la regia di Emanuele Barresi e, da fondatrice e membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana Carlo Urbani, ha portato in scena “La voce di un fiore di loto” sulla vita dello scienziato.
Da scrittrice in versi e prosa ha pubblicato le quattro sillogi poetiche “Dischiuderò le imposte”, “Nomade”, “La Canzone di Nadine”, “Vivo dentro la camera degli ospiti” e la raccolta di fiabe “La rete strappata dai sogni”. Partecipa infine con significativi successi a concorsi letterari sia di poesia che di narrativa, avendo conseguito molti primi premi e qualificate recensioni.
Edizioni Terre Sommerse 2010
cop. a colori, f. 15x21
Genere: Narrativa
ISBN 9788889874578 EAN 9046
Prezzo di copertina: € 18,00
Restano i ricordi, la memoria. Restano i protagonisti, diversi ma uguali nei tormenti di sempre, nei conflitti tra generazioni e ideologie, tra sentimenti e passioni.
Una giostra a grande velocità in continua carica di movimento e con musica assordante. Un crepitio di fuochi d’artificio.
Poi il silenzio assoluto. E il tempo, ancora il tempo, compagno di sempre. La noia e la frustrazione di vivere in spazi troppo piccoli e troppo miseri.
Miseria che ti si incolla addosso, che anche fuggire non serve a niente, contagiati da una vita opprimente.
Forse anche tutto il paese è da vendere. Ma gli extraterrestri sarebbero interessati?Note sull’autrice
Federica Bernardini. Originaria della provincia di Ancona, vive ed opera a Jesi da imprenditrice e operatrice culturale, in particolare in campo teatrale sia con la Compagnia “Teatroluce” da lei fondata, sia in veste di Presidente per la Regione Marche della F.I.T.A. (Federazione Italiana Teatro Amatori), nonché da attrice e autrice di testi teatrali, uno dei quali (“Una notte con Giulia”) premiato al concorso dell’Istituo Italiano del Dramma.
Con “Teatroluce” ha portato in scena opere di grandi autori da Eugène Ionesco (“Il re muore”) a Oscar Wilde (“Salomé”), da Tonino Guerra (“A Pechino fa la neve”) a Pablo Neruda (“Leñador”); in onore di quest’ultimo, su invito dell’Istituto di Cultura del Cile, ha curato vari spettacoli, di cui uno di teatro e danza a Isla Negra nel patio della casa natale del poeta cileno; inoltre ha prodotto il film “Non c’è più niente da fare” per la regia di Emanuele Barresi e, da fondatrice e membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana Carlo Urbani, ha portato in scena “La voce di un fiore di loto” sulla vita dello scienziato.
Da scrittrice in versi e prosa ha pubblicato le quattro sillogi poetiche “Dischiuderò le imposte”, “Nomade”, “La Canzone di Nadine”, “Vivo dentro la camera degli ospiti” e la raccolta di fiabe “La rete strappata dai sogni”. Partecipa infine con significativi successi a concorsi letterari sia di poesia che di narrativa, avendo conseguito molti primi premi e qualificate recensioni.
Edizioni Terre Sommerse 2010
cop. a colori, f. 15x21
Genere: Narrativa
ISBN 9788889874578 EAN 9046
Prezzo di copertina: € 18,00