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NADIR - Alessandro De Angelis / Angelo Oliviari
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TS JEI 003
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Alessandro De Angelis pianoforte, piano Rhodes
Angelo Olivieri tromba, flicorno
Jazzit - Marco Delle Fave (07/2008)
“Nadir” vede Olivieri in duo duo con il pianista Alessandro De Angelis in un riuscito album che accosta originali e standard a riletture di canti popolari e pagine di musica classica contemporanea.
Un serrato e convincente interplay che traccia, grazie alla sensibilità e doti strumentali, percorsi improvvisativi intriganti a cavallo tra tradizione e sperimentazione. Creazioni (Boppin', Scena sul battello e la splendida Blues in us) e rielaborazioni (Turn out the stars di Evans e Goodbye Pork Pie Hat di Mingus): un amalgama sonoro fondato su profonda sintonia e capacità di ascolto, con De Angelis sicuro e appropriato anche al Rhodes (nella title-track e nella rilettura in solo del Noelle's Theme di Legrand) a intrecciare il fraseggio limpido di Olivieri, per un disco che brilla per limpida classe e originalità del linguaggio.
Musica Jazz - Francesco Martinelli (06/2008)
La collaborazione in duo tra Olivieri e il pianista De Angelis, che usa intelligentemente anche gli effetti del piano elettrico, è ormai consolidata e se ne percepisce chiaramente l'effetto nella palpabile comunicazione tra i due, che trascende la natura dei brani: si tratti di standard o improvvisazioni, è il dialogo a costituire il tratto saliente insieme alle sottili, accurate variazioni timbriche nella voce strumentale di Olivieri. Il duo di tromba e pianoforte, pur non comunissimo vanta celebri esempi, e questo riuscito CD aggiorna bene la tradizione: accanto a standard come Turn Out the Stars e Goodbye Pork Pie Hat in una versione meditativa assai efficace, troviamo versioni di Khaciaturjan e Bartok ma anche il canto popolare Tutti mi dicon Maremma Maremma recentemente rivisitato da Raffaello Pareti.
Suono - Sergio Spada (03/2008)
Da una delicata ballata per vecchi amanti, alle riletture di canti popolari angolani o più nostranamente toscani, a standard di Michel Legrand, Charlie Mingus o Bill Evans fino a Béla Bartók e con il complemento di alcuni brani originali, il trombettista Angelo Olivieri ed il pianista Alessandro De Angelis costruiscono le sottili trame di questo loro Nadir che esce per l’etichetta Terre Sommerse. Si tratta in realtà di registrazioni di due periodi abbastanza lontani (fra il 2003 ed il 2006), nell’arco di un periodo durante il quale i due musicisti hanno continuato a suonare insieme giungendo alfine a questa produzione. In realtà, nell’economia del duo e nel risultato finale, la tromba di Olivieri (a tratti squillante ed assertiva, a tratti ripiegata fascinosamente su suoni più intimisti) prende spesso il sopravvento sul timido e discreto piano di De Angelis, che sembra più intento ad accompagnare che a prendersi spazi in solo (anche con il Rhodes), se non in alcuni momenti di pura alternanza in duetto (Boppin’ o Turn Out the Stars di Evans, molto bella). Quando i due musicisti interagiscono fattivamente e con creatività la musica assume i colori più belli, mentre quando si crea uno squilibrio tra i due la tromba primeggia ma rischia di gigioneggiare troppo e la coesione del progetto perde un po’ di sostanza. Il disco contiene comunque alcuni brani di grande fascino come la rilettura di Good Bye Pork Pie Hat e la conclusiva Maremma e ha il merito usuale dei lavori in duo di esaltare l’ascolto davvero completo e “nudo” di uno strumento, oltre a quello peculiare di questo disco di portare all’ascolto un repertorio di grande varietà ed originalità.
All About Jazz Italia - Angelo Leonardi (08/2007)
Più omogeneo - anche se un po' monocorde - è il secondo lavoro: il duo tra Olivieri e De Angelis, molto bravo anche al piano rhodes. La sua principale attrattiva è la naturale cantabilità di percorsi e il ricco interplay che emerge dai vari brani, talvolta astratti ma sempre intensamente lirici. I due strumentisti eseguono temi personali accanto a jazz standards e brani popolari dimostrando buon gusto e inventiva. Tra i momenti migliori ricordiamo l'evansiano “Turn Out the Stars”, il mingusiano “Goodbye Pork Pie Hat” e “The Stars And The Pilgrims”, velato omaggio di Olivieri ad Enrico Rava, uno dei suoi maestri.
TRACKLIST
Angelo Olivieri tromba, flicorno
Jazzit - Marco Delle Fave (07/2008)
“Nadir” vede Olivieri in duo duo con il pianista Alessandro De Angelis in un riuscito album che accosta originali e standard a riletture di canti popolari e pagine di musica classica contemporanea.
Un serrato e convincente interplay che traccia, grazie alla sensibilità e doti strumentali, percorsi improvvisativi intriganti a cavallo tra tradizione e sperimentazione. Creazioni (Boppin', Scena sul battello e la splendida Blues in us) e rielaborazioni (Turn out the stars di Evans e Goodbye Pork Pie Hat di Mingus): un amalgama sonoro fondato su profonda sintonia e capacità di ascolto, con De Angelis sicuro e appropriato anche al Rhodes (nella title-track e nella rilettura in solo del Noelle's Theme di Legrand) a intrecciare il fraseggio limpido di Olivieri, per un disco che brilla per limpida classe e originalità del linguaggio.
Musica Jazz - Francesco Martinelli (06/2008)
La collaborazione in duo tra Olivieri e il pianista De Angelis, che usa intelligentemente anche gli effetti del piano elettrico, è ormai consolidata e se ne percepisce chiaramente l'effetto nella palpabile comunicazione tra i due, che trascende la natura dei brani: si tratti di standard o improvvisazioni, è il dialogo a costituire il tratto saliente insieme alle sottili, accurate variazioni timbriche nella voce strumentale di Olivieri. Il duo di tromba e pianoforte, pur non comunissimo vanta celebri esempi, e questo riuscito CD aggiorna bene la tradizione: accanto a standard come Turn Out the Stars e Goodbye Pork Pie Hat in una versione meditativa assai efficace, troviamo versioni di Khaciaturjan e Bartok ma anche il canto popolare Tutti mi dicon Maremma Maremma recentemente rivisitato da Raffaello Pareti.
Suono - Sergio Spada (03/2008)
Da una delicata ballata per vecchi amanti, alle riletture di canti popolari angolani o più nostranamente toscani, a standard di Michel Legrand, Charlie Mingus o Bill Evans fino a Béla Bartók e con il complemento di alcuni brani originali, il trombettista Angelo Olivieri ed il pianista Alessandro De Angelis costruiscono le sottili trame di questo loro Nadir che esce per l’etichetta Terre Sommerse. Si tratta in realtà di registrazioni di due periodi abbastanza lontani (fra il 2003 ed il 2006), nell’arco di un periodo durante il quale i due musicisti hanno continuato a suonare insieme giungendo alfine a questa produzione. In realtà, nell’economia del duo e nel risultato finale, la tromba di Olivieri (a tratti squillante ed assertiva, a tratti ripiegata fascinosamente su suoni più intimisti) prende spesso il sopravvento sul timido e discreto piano di De Angelis, che sembra più intento ad accompagnare che a prendersi spazi in solo (anche con il Rhodes), se non in alcuni momenti di pura alternanza in duetto (Boppin’ o Turn Out the Stars di Evans, molto bella). Quando i due musicisti interagiscono fattivamente e con creatività la musica assume i colori più belli, mentre quando si crea uno squilibrio tra i due la tromba primeggia ma rischia di gigioneggiare troppo e la coesione del progetto perde un po’ di sostanza. Il disco contiene comunque alcuni brani di grande fascino come la rilettura di Good Bye Pork Pie Hat e la conclusiva Maremma e ha il merito usuale dei lavori in duo di esaltare l’ascolto davvero completo e “nudo” di uno strumento, oltre a quello peculiare di questo disco di portare all’ascolto un repertorio di grande varietà ed originalità.
All About Jazz Italia - Angelo Leonardi (08/2007)
Più omogeneo - anche se un po' monocorde - è il secondo lavoro: il duo tra Olivieri e De Angelis, molto bravo anche al piano rhodes. La sua principale attrattiva è la naturale cantabilità di percorsi e il ricco interplay che emerge dai vari brani, talvolta astratti ma sempre intensamente lirici. I due strumentisti eseguono temi personali accanto a jazz standards e brani popolari dimostrando buon gusto e inventiva. Tra i momenti migliori ricordiamo l'evansiano “Turn Out the Stars”, il mingusiano “Goodbye Pork Pie Hat” e “The Stars And The Pilgrims”, velato omaggio di Olivieri ad Enrico Rava, uno dei suoi maestri.
TRACKLIST
1. Ballata dei due vecchi amanti (A. Olivieri)
2. Raimundo (da un canto popolare angolano)
3. Nadir, improvvisazione (A. Olivieri-A. De Angelis)
4. Boppin', dialogo su pulsazione (A. Olivieri-A. De Angelis)
5. Scena sul battello (A. De Angelis)
6. Pictures of Childhood (A. Khachaturian)
7. Noelle's Theme (M. Legrand)
8. Turn Out the Stars (B. Evans)
9. Goodbye Pork Pie Hat (C. Mingus)
10. Blues in Us (A. Olivieri-A. De Angelis)
11. The Stars and the Pilgrims (A. Olivieri)
12. Round Dance (B. Bartók)
13. Come preludiando, improvviso pianistico (A. De Angelis)
14. Maremma (canto popolare toscano)
2. Raimundo (da un canto popolare angolano)
3. Nadir, improvvisazione (A. Olivieri-A. De Angelis)
4. Boppin', dialogo su pulsazione (A. Olivieri-A. De Angelis)
5. Scena sul battello (A. De Angelis)
6. Pictures of Childhood (A. Khachaturian)
7. Noelle's Theme (M. Legrand)
8. Turn Out the Stars (B. Evans)
9. Goodbye Pork Pie Hat (C. Mingus)
10. Blues in Us (A. Olivieri-A. De Angelis)
11. The Stars and the Pilgrims (A. Olivieri)
12. Round Dance (B. Bartók)
13. Come preludiando, improvviso pianistico (A. De Angelis)
14. Maremma (canto popolare toscano)