- Store
- >
- Categorie
- >
- Terre Sommerse Edizioni
- >
- Musica
- >
- Jazzando
- >
- HOT CLUB THE ZAZZ - I Trovatori
HOT CLUB THE ZAZZ - I Trovatori
SKU:
TS JAZZ 24/14
€13.50
€13.50
Non disponibile
per articolo
Hot Club de Zazz è un quintetto di gypsy swing composto da Xavier Rigaut (armonica cromatica), Nicola Puglielli (chitarra jazz elettrica), Luca Pagliani (chitarra classica), Roberto Nicoletti (chitarra acustica) e Pino Sallusti (contrabbasso). Il loro primo album può considerarsi un insolito incontro tra lirica e jazz, nello specifico tra la lirica di Verdi e lo swing di Django Reinhardt.
“Se siete amanti di Verdi e del Trovatore, la sua opera più cruenta, tenetevi forte perché rimarrete senza fiato per l’irriverente ironia con cui l’Hot Club De Zazz si pone di fronte all’enormità del teatro verdiano. Nel contempo, non si può non riconoscere il grande rispetto con cui i cinque musicisti affrontano le famose arie e i grandi concertati dell’opera. La memoria che lo spettatore ha degli eserciti contrapposti, delle uccisioni, dei roghi e degli amori strazianti è sostituita dalla leggerezza della strumentazione e dagli stupendi giochi virtuosistici nelle improvvisazioni che si alternano tra i diversi componenti del gruppo, che hanno l’abilità di mantenere, nell’invenzione, una coerenza con i temi melodici dell’opera. Un’operazione originale e davvero divertente.”
Renzo Renzi direttore artistico, Europa Musica
I trovatori - Hot Club de Zazz / Giuseppe Verdi
ALL'ERTA (Ferrando, armigeri); TACEA LA NOTTE PLACIDA (Leonora, Ines); DESERTO SULLA TERRA, DI GELOSO AMOR (Manrico, Il Conte, Leonora); CORO DEGLI ZINGARI (zingari); STRIDE LA VAMPA (Azucena); IL BALEN DEL SUO SORRISO (Il Conte); AH! SI, BEN MIO (Manrico); DI QUELLA PIRA (Manrico, Ruiz, armati); D’AMOR SULL’ALI ROSEE (Leonora); MISERERE (Coro, Leonora, Manrico); TI SCOSTA (Manrico, Leonora, Azucena, Il Conte).
La storia del “Trovatore” si svolge in Spagna alla fine del Quattrocento e racconta la rivalità tra due uomini, il Conte e il trovatore Manrico, che ignorano di essere fratelli e amano la stessa donna, Leonora. Una “zingara” - la gitana Azucena, madre adottiva del trovatore - è responsabile e vittima dell’incatenarsi di eventi, dove amore, onore e gelosia precipitano l’azione nelle fiamme dell’ “orrenda pira”.
Un’opera con gitani, fuoco e musica? Una traccia che può portare a Django Reinhardt (1910-1953), di origine zingara “manouche”, ed egli stesso vittima di un incendio che lo mutilò e lo costrinse ad inventare una tecnica nuova per suonare la chitarra e scrivere le prime pagine del jazz europeo.
Da queste coincidenze e da un’idea di Nicola Puglielli è nata la scommessa audace di un incontro tra la lirica di Verdi e lo swing di Django. Impegnati in questa sfida, i 5 musicisti di Hot Club de Zazz, quintetto di gypsy swing creato nel 2002 da Xavier Rigaut, rendono omaggio al Maestro e alla Città di Roma che accolse la prima rappresentazione trionfale del "Trovatore", il 19 gennaio 1853, nel Teatro Apollo.
“Se siete amanti di Verdi e del Trovatore, la sua opera più cruenta, tenetevi forte perché rimarrete senza fiato per l’irriverente ironia con cui l’Hot Club De Zazz si pone di fronte all’enormità del teatro verdiano. Nel contempo, non si può non riconoscere il grande rispetto con cui i cinque musicisti affrontano le famose arie e i grandi concertati dell’opera. La memoria che lo spettatore ha degli eserciti contrapposti, delle uccisioni, dei roghi e degli amori strazianti è sostituita dalla leggerezza della strumentazione e dagli stupendi giochi virtuosistici nelle improvvisazioni che si alternano tra i diversi componenti del gruppo, che hanno l’abilità di mantenere, nell’invenzione, una coerenza con i temi melodici dell’opera. Un’operazione originale e davvero divertente.”
Renzo Renzi direttore artistico, Europa Musica
I trovatori - Hot Club de Zazz / Giuseppe Verdi
ALL'ERTA (Ferrando, armigeri); TACEA LA NOTTE PLACIDA (Leonora, Ines); DESERTO SULLA TERRA, DI GELOSO AMOR (Manrico, Il Conte, Leonora); CORO DEGLI ZINGARI (zingari); STRIDE LA VAMPA (Azucena); IL BALEN DEL SUO SORRISO (Il Conte); AH! SI, BEN MIO (Manrico); DI QUELLA PIRA (Manrico, Ruiz, armati); D’AMOR SULL’ALI ROSEE (Leonora); MISERERE (Coro, Leonora, Manrico); TI SCOSTA (Manrico, Leonora, Azucena, Il Conte).
La storia del “Trovatore” si svolge in Spagna alla fine del Quattrocento e racconta la rivalità tra due uomini, il Conte e il trovatore Manrico, che ignorano di essere fratelli e amano la stessa donna, Leonora. Una “zingara” - la gitana Azucena, madre adottiva del trovatore - è responsabile e vittima dell’incatenarsi di eventi, dove amore, onore e gelosia precipitano l’azione nelle fiamme dell’ “orrenda pira”.
Un’opera con gitani, fuoco e musica? Una traccia che può portare a Django Reinhardt (1910-1953), di origine zingara “manouche”, ed egli stesso vittima di un incendio che lo mutilò e lo costrinse ad inventare una tecnica nuova per suonare la chitarra e scrivere le prime pagine del jazz europeo.
Da queste coincidenze e da un’idea di Nicola Puglielli è nata la scommessa audace di un incontro tra la lirica di Verdi e lo swing di Django. Impegnati in questa sfida, i 5 musicisti di Hot Club de Zazz, quintetto di gypsy swing creato nel 2002 da Xavier Rigaut, rendono omaggio al Maestro e alla Città di Roma che accolse la prima rappresentazione trionfale del "Trovatore", il 19 gennaio 1853, nel Teatro Apollo.