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- COLLANA GLI INVISIBILI
Il nome che abbiamo dato a questa collana di dvd è volutamente paradossale, per vari motivi. Il primo è che i cortometraggi, lungometraggi e documentari che raccoglie la collana non appartengono affatto a quella (triste) categoria di film, per l’appunto, invisibili, che nessuno ha visto. Al contrario, tutti hanno avuto una buona circolazione nei più importanti festival cinematografici nazionali ed internazionali, alcuni di essi hanno addirittura conquistato dei premi.
Insomma: questi film il pubblico dei festival e degli appassionati di cinema in qualche modo li ha visti ed apprezzati. Perché allora raccoglierli sotto questa scomoda etichetta di invisibili? Per una ragione molto semplice: e cioè che il destino di questi film – ambiziosi, coraggiosi, formalmente rigorosi (lontanissimi dalla banalità del linguaggio televisivo della fiction o del reportage) – è quello di restare invisibili a tutto il resto del pubblico che non sia, per l’appunto, quello dei frequentatori abituali di festival e di rassegne cinematografiche.
La loro vita spesso si esaurisce lì, dopo poche proiezioni. E dunque viene meno il loro senso più profondo in quanto film, che è quello di proporsi come strumenti di riflessione e di confronto con il loro pubblico, dal momento che sono stati ideati e realizzati per parlare al maggior numero possibile di persone. Questo è il motivo per cui li abbiamo scelti. Questo è il motivo per cui li proponiamo alla vostra attenzione. Certo, nel mare magnum della grande distribuzione non è facile navigare, anche perché i nostri numeri non sono paragonabili a quelli dei supplementi dei quotidiani in edicola, né possiamo immaginare per i nostri dvd tirature da migliaia di copie in libreria. Ma tant’è: il nostro è un piccolo passo verso un’immaginaria platea di spettatori interessati – e non banali – che intravediamo in lontananza e desideriamo in qualche modo accogliere a bordo della nostra nave. Buona navigazione.
Stefano Grossi
Insomma: questi film il pubblico dei festival e degli appassionati di cinema in qualche modo li ha visti ed apprezzati. Perché allora raccoglierli sotto questa scomoda etichetta di invisibili? Per una ragione molto semplice: e cioè che il destino di questi film – ambiziosi, coraggiosi, formalmente rigorosi (lontanissimi dalla banalità del linguaggio televisivo della fiction o del reportage) – è quello di restare invisibili a tutto il resto del pubblico che non sia, per l’appunto, quello dei frequentatori abituali di festival e di rassegne cinematografiche.
La loro vita spesso si esaurisce lì, dopo poche proiezioni. E dunque viene meno il loro senso più profondo in quanto film, che è quello di proporsi come strumenti di riflessione e di confronto con il loro pubblico, dal momento che sono stati ideati e realizzati per parlare al maggior numero possibile di persone. Questo è il motivo per cui li abbiamo scelti. Questo è il motivo per cui li proponiamo alla vostra attenzione. Certo, nel mare magnum della grande distribuzione non è facile navigare, anche perché i nostri numeri non sono paragonabili a quelli dei supplementi dei quotidiani in edicola, né possiamo immaginare per i nostri dvd tirature da migliaia di copie in libreria. Ma tant’è: il nostro è un piccolo passo verso un’immaginaria platea di spettatori interessati – e non banali – che intravediamo in lontananza e desideriamo in qualche modo accogliere a bordo della nostra nave. Buona navigazione.
Stefano Grossi