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SEMO GENTE DE PAROLA - Accademia Romanesca -
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Caro lettore,
in questo libro troverai anche poesie in italiano: abbi pazienza, ma mi ha fatto molto piacere inserirle. Perché l’Accademia Romanesca non è frequentata solo da “dialettali”. Molti di noi neanche scrivono versi, ma ci seguono perché sono interessati a Roma; molti, che scrivono in italiano, perché pare che qualcosa di poesia imparino comunque: definiscono l’Accademia “un posto dove nessuno insegna, ma tutti imparano”. Potevo lasciarli fuori?
Ma questa è una presentazione e allora mi presento: sono il presidente di questa “banda” di amici. Ci tengo a sottolinearlo: amici.
Il piacere di stare insieme ci fa bene. Aspettiamo il martedì, come fosse un Natale a settimana. Siamo uno diverso dall’altro, ma ci completiamo a formare un’accolita impegnata e godereccia, scanzonata e acculturata.
Sono particolarmente soddisfatto di quello che tutti insieme abbiamo fatto in questi tre anni: avessi cominciato prima! Alcuni di noi sono “forestieri”, ma pur non essendo nati in questa città, ne hanno assimilato, oltre alla lingua, l’anima.
Quell’anima romana che ci pervade tutti. Quel modo di fare, di intendere le cose, di affrontare la vita, di reagire. Questo è ciò che ci accomuna e ci esalta: la passione! La passione per Roma e la Romanità. L’orgoglio radicato e un po’ sbruffone, che ci fa dire “civis romanus sum”!
Allora, vado a presentare gli autori di questa raccolta.
A ogni autore ho dato un “nome d’arte”, che non voglio chiamare soprannome: non è né offensivo, né ironico; è solo una specie di “concentrato” dell’idea che mi sono fatto del personaggio.
Questi sono i poeti con cui devi prendertela se il libro non ti piacerà:
(l’elenco, ovviamente, è alfabetico…per evitare guai: voi non sapete quanto siano suscettibili i poeti…)
Stefano Ambrosi “Ghetanaccio”
Leone Antenone “il Leone Rampante”
Giogio Bruzzese “Sciupafemmine”
Gualtiero Bruno “Pastasciutta”
Paolo Buzzacconi “Cacanido”
Alberto Canfora “Acquerello”
Francesco Dettori “Felice Allegria”
Luciano Gentiletti “l’Apprendista”
Pucci Giacone “la Gentildonna”
Giuliana Lenzi “la Passionaria”
Franco Paolucci “il Filosofo”
Roberto Piazzini “lo Storico Miope”
Claudio Porena “il Brutto Anatroccolo”
Paolo Procaccini “il Mattattore”
Alessandro Valentini “Ciceruacchio”
Paola Volpi “la Tifosa Ritrosa”
…e devo dire che anche a me hanno dato un nomignolo, che condivido e mi tengo stretto: “Ciumaca Corridora”.
Questi nomi, che ricordano i nomi dei pellerossa, li “spiegherò” dettagliatamente all’inizio di ogni capitolo.
Buona lettura.
Maurizio Marcelli
Edizioni Terre Sommerse 2012
cop. a colori, f. 15x21, pag. 210
Collana: Poesia dialettale
Ean: 9046 - Isbn: 9788896786383
in questo libro troverai anche poesie in italiano: abbi pazienza, ma mi ha fatto molto piacere inserirle. Perché l’Accademia Romanesca non è frequentata solo da “dialettali”. Molti di noi neanche scrivono versi, ma ci seguono perché sono interessati a Roma; molti, che scrivono in italiano, perché pare che qualcosa di poesia imparino comunque: definiscono l’Accademia “un posto dove nessuno insegna, ma tutti imparano”. Potevo lasciarli fuori?
Ma questa è una presentazione e allora mi presento: sono il presidente di questa “banda” di amici. Ci tengo a sottolinearlo: amici.
Il piacere di stare insieme ci fa bene. Aspettiamo il martedì, come fosse un Natale a settimana. Siamo uno diverso dall’altro, ma ci completiamo a formare un’accolita impegnata e godereccia, scanzonata e acculturata.
Sono particolarmente soddisfatto di quello che tutti insieme abbiamo fatto in questi tre anni: avessi cominciato prima! Alcuni di noi sono “forestieri”, ma pur non essendo nati in questa città, ne hanno assimilato, oltre alla lingua, l’anima.
Quell’anima romana che ci pervade tutti. Quel modo di fare, di intendere le cose, di affrontare la vita, di reagire. Questo è ciò che ci accomuna e ci esalta: la passione! La passione per Roma e la Romanità. L’orgoglio radicato e un po’ sbruffone, che ci fa dire “civis romanus sum”!
Allora, vado a presentare gli autori di questa raccolta.
A ogni autore ho dato un “nome d’arte”, che non voglio chiamare soprannome: non è né offensivo, né ironico; è solo una specie di “concentrato” dell’idea che mi sono fatto del personaggio.
Questi sono i poeti con cui devi prendertela se il libro non ti piacerà:
(l’elenco, ovviamente, è alfabetico…per evitare guai: voi non sapete quanto siano suscettibili i poeti…)
Stefano Ambrosi “Ghetanaccio”
Leone Antenone “il Leone Rampante”
Giogio Bruzzese “Sciupafemmine”
Gualtiero Bruno “Pastasciutta”
Paolo Buzzacconi “Cacanido”
Alberto Canfora “Acquerello”
Francesco Dettori “Felice Allegria”
Luciano Gentiletti “l’Apprendista”
Pucci Giacone “la Gentildonna”
Giuliana Lenzi “la Passionaria”
Franco Paolucci “il Filosofo”
Roberto Piazzini “lo Storico Miope”
Claudio Porena “il Brutto Anatroccolo”
Paolo Procaccini “il Mattattore”
Alessandro Valentini “Ciceruacchio”
Paola Volpi “la Tifosa Ritrosa”
…e devo dire che anche a me hanno dato un nomignolo, che condivido e mi tengo stretto: “Ciumaca Corridora”.
Questi nomi, che ricordano i nomi dei pellerossa, li “spiegherò” dettagliatamente all’inizio di ogni capitolo.
Buona lettura.
Maurizio Marcelli
Edizioni Terre Sommerse 2012
cop. a colori, f. 15x21, pag. 210
Collana: Poesia dialettale
Ean: 9046 - Isbn: 9788896786383