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PETRICORE - Giuseppe Maria Polizzi
La parola Petricore, dal greco πέτρᾱ pétrā, macigno, pietra e ἰχώρ ichṓr,
icore, linfa (come sangue degli dei), sta a significare il profumo che la terra
restituisce dopo la pioggia…
Nella trasposizione di un monologo semi teatrale, a tratti feroce altrove
candido, diviene occasione irrinunciabile per una profonda e feconda
riflessione, se non sottile metafora, della sospensione dell’esistenza in attesa
di un suo ritorno.
L’aspro e quai rovinoso novellar dell’entrée, viene spinto con violenza sino
alle sue estreme conseguenze, tranne poi, trasportato dall’oscillo di un
quieto rivolo, a ritornar lieve, quasi ingenuo, e offrire al viandante di una
via, un’ulteriore speranza per una (probabile) rinascita.
Non inganni lo sfregio della frusta sul corpo e il ribellarsi delle sue carni
sanguinanti comunque sempre vive. È soltanto una questione…
esclusivamente dialettica!
Deriva di una narrazione tormentata.
È un modo di vivere e di rallentarne un moto.
Le sue creature dismettono l’affronto di un groviglio esistenziale e iniziano
a danzare.
Si vestono e si svestono continuamente di parole, d’immagini, di colori, di
ricordi, come se bastasse un colorito verbo, e la memoria del suo bel suono,
a ricreare uno slancio e il mondo. Mentre, attendono…
Bisognerà aspettare che l’arsa terra diventi fango, per poter restituire agli
infelici di questo antico spazio che chiamiamo terra, un’altra possibilità.
Forse l’ultima!
Sarà finalmente la pioggia, lacrima d’altre geometrie, alla quale offrirsi
completamente denudati delle proprie ipocrisie e delle proprie viltà, a
ristabilire, quasi paradossalmente, l’appartenenza ad un regno. Forse
sacro. Forse profano!
Questo, ahimè, non lo sapremo mai!
A restituire una vera identità a quei tanti far finta d’essere… di giorno e…
di notte…
Giuseppe Maria Polizzi, Chiusa Sclafani 1960
Come musicista ha inciso Le sonate per leuto di Zamboni Op. 1 e le suite BWV 1008 e 1011 di J.S. Bach con
due mandole storiche edito da Terre Sommerse
Come scrittore ha licenziato Costanza di un re minore per i tipi di Aulino editore e La Luna di Janub per i tipi
di Terre Sommerse.