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LA SALITA - Giampiero Mazzone
PRESENTAZIONE
“La Salita” è il titolo del mio nuovo lavoro discografico che esce dopo 7 anni dal precedente “Cent’anni”.
La realizzazione del disco è stata possibile soprattutto grazie alla passione, sensibilità, professionalità di Max Rosati, musicista di altissimo livello, persona attenta dal gusto raffinatissimo che il destino ha messo sulla mia strada dopo un primo tentativo di arrangiamenti fatto con persone per niente affidabili ma puntualissime nello spillar soldi. Confesso che stavo quasi per rinunciarci, quando con Max – col quale ci conosciamo da anni ma la vita ci aveva portati da altre parti e lui aveva già suonato nel mio primo lavoro discografico, “L’avvicinamento” – ci siamo ritrovati. Mi sono confidato e lui mi ha detto semplicemente: “Ci posso provare”. Così mi ha fatto ascoltare il primo provino di “All’improvviso aprile” con una mia voce guida registrata sul registratore del cellulare (inascoltabile!): perfetto: aveva capito esattamente tutto! Aveva colto lo spirito, l’intenzione, la ragione del disco. Abbiamo lavorato gomito a gomito anzi, lui ha lavorato davvero tantissimo inviandomi passo passo i vari progressi. È grazie a lui soprattutto se si è riusciti a realizzare il progetto. E ai musicisti che vi hanno suonato: Gianni Cilia (Chitarre), Giulio Porega (percussioni), Leonardo Mattiello (Basso), Tony Brunetti (pianoforte e fisarmonica), Luciano Orologi (fiati) e Luca Trolli (batteria) e la partecipazione vocale di Francesco Giuffrida in “Strade”, registrata da Riccardo Samperi presso la “TRP MUSIC” di Tremestieri Etneo (Ct).
Verrebbe da dire che alla fine chi ha fatto meno sono proprio io. È vero che ho scritto e composto i brani e li ho cantati (spero in maniera convincente ed efficace), ma se non fosse stato per Max non ce l’avrei mai fatta. Non ha solo arrangiato i brani, ma ne ha curato la registrazione e l’organizzazione dei vari turni di lavorazione, ma ha curato l’editing, i missaggi e la masterizzazione ed inoltre vi ha pure suonato: suo il solo di chitarra splendido sul finale di “Strade”, gli interventi su “Rose e Gramigna” ed altro. A tutti gli effetti è stato coproduttore del disco. Ed è stato sempre lui che mi ha messo in contatto con Vincenzo Barbalarga della Barvin, editore del disco insieme a Terre Sommerse.
I Brani del disco sono 9, di cui due versioni acustiche. Sono tutti di mia composizione, tranne “Dietro la porta” di Cristiano De Andrè e Daniele Fossati: un brano che avrei voluto cantare da tempo.
1) Bella dannazione
2) All’improvviso Aprile
3) LA notte della vita
4) Bedda bedda
5) Dietro la porta
6) Rose e gramigna
7) Strade
8) Bella dannazione (versione acustica)
9) All’improvviso Aprile (versione acustica)
RINGRAZIAMENTI
Innanzitutto sono grato a Max Rosati per aver messo a disposizione di questo progetto che mi sembrava impossibile, tutta la sua sensibilità, la professionalità e l’umanità di cui c’era bisogno senza risparmiarsi.
Grazie inoltre ai musicisti che vi hanno suonato con passione: Gianni Cilia, Giulio Porega, Tony Brunetti, Leonardo Mattiello, Francesco Giuffrida e Luca Trolli.
Grazie a Vincenzo Barbalarga e alla Barvin, a Fabio Furnari e Terre Sommerse per averci creduto, cosa per niente scontata.
Grazie inoltre a: mio fratello Giuseppe, Rosalena e mia nipote Marianna; a Tino, Mirella, Valentina, Pino, Franco, Rossella, Daniela, Sandro, Antonello, Valter, Settimio, Gianni e Gabriele (loro sanno perché); Corrado Sfogli, Fausta Vetere, Piero Brega, Oretta Orengo, Angelo, Donatella, Daniele, il CCP del Tufello di Roma e il Teatrocittà, Ketty, Lucetta.
E grazie infine a tutti quelli che mi seguono da tempo.