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WALKAROUND - Massimo Sergi
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Walkaround è il primo album solista di Massimo Sergi, artista di formazione
originariamente e prevalentemente organistica, poi aperto al vasto spettro
sonoro fornito dal sintetizzatore e alle suggestive evocazioni del solo pianoforte.
Questo suo esordio si muove in un range sonoro molto esteso, tra sottili venature jazz ed evidenti richiami classici, passando per talune eleganti soluzioni pop e occasionali sperimentazioni palesemente controtendenza. L’opera evoca dolci e rarefatte malinconie, atmosfere tragiche ma sempre votate alla riflessione intima, magnetiche ascendenze a vocazione straniante.
In una tale cornice appaiono evidenti i riferimenti, tra gli altri, al Keith Jarrett del Köln Concert, alle raffinatezze di André Gagnon, alle leggere eleganze di David Benoit e alle colonne sonore di Joe Hisaishi.
Il pianista ha recentemente collaborato alla realizzazione dell’album
sperimentale/ambient Fleeting Steps del quartetto Livi/Pontani/Sergi/Dente,
pubblicato nel luglio 2017 dalla label Eclectic Productions.
Questo album è suddiviso in due parti. La prima (Segment (a): A Piano Walk)
consiste in dodici pezzi eseguiti dal solo pianista. Nella seconda (Segment (b):
Around A Piano), costituita da due brani, Massimo Sergi si avvale della
collaborazione di due artisti già apparsi nel citato Fleeting Steps: Stefano Pontani, blasonato chitarrista già al servizio di seminali band di prog e jazz quali Ezra Winston, Anagramma, Vu-Meters e Matilda Mothers Project nonché Gianluca Livi, già in forza agli Anno Mundi, gruppo hard rock romano, qui totalmente avulso dal suo ruolo di batterista, impegnato quale mero cesellatore di suoni e ambientazioni, peraltro ingegnere del suono in tutti i brani che compongono Walkaround.
Elenco brani cd:
① (Almost) All About Us
② Heart Eclipse
③ Moonless
④ No Distance
⑤ A Snowman's Night
⑥ It Might As Well Be Us
⑦ Studio n. 1
⑧ Subdued Lights
⑨ Walkaround
⑩ Strangers Again
⑪ Paper Boat
⑫ Marche Polle
⑬ Lost Love
⑭ Birth Of A Flower (In A Post-Atomic Landscape)
- Part 1
- Part 2
Massimo Sergi
Nato a Taranto nel 1962, fruitore di ogni genere musicale fin dall’adolescenza,
sente presto l’esigenza di avviare gli studi di organo elettronico, strumento molto
in voga al finire degli Anni Settanta. Segue pertanto i corsi tenuti dal Maestro e
polistrumentista Nuccy Guerra presso l’Organ Center di Taranto, ove riceve il
primo determinante imprinting jazzistico con sguardo attento alla musica classica.
Nel suo cammino - che, compiendo al contrario il normale percorso che vede il re degli strumenti, il pianoforte, propedeutico all’organo - passa velocemente al sintetizzatore, per poi accostarsi al piano, concentrando le sue preferenze
musicali sul jazz (seguendo artisti come Michel Petrucciani, Bill Evans e David
Benoit) e su un genere ora piuttosto desueto, la fusion, sporadicamente attratto anche dal progressive di matrice anglosassone.
Spesso ama unire al suo organo (il suo preferito è un elettrofonico Hammond A-105, da lui battezzato Lizzie, corredato da un sistema Leslie 145) i suoni del pianoforte digitale e di sintetizzatori.
Quanto alla musica classica, alla quale da sempre riserva massima attenzione, cita fra i suoi preferiti Rachmaninov, Čaikovskij, J.S. Bach e Mozart.
L’autore ringrazia:
Gianluca Livi, che ha curato il sound engineering di tutto l’album, ha contribuito alla realizzazione del pezzo Lost Love nella parte degli effetti digitali ma soprattutto ha fornito tutto il supporto necessario alla creazione del disco; Stefano Pontani, che ha voluto collaborare con la sua chitarra in Lost Love e in Birth Of A Flower (In A Post-Atomic Landscape);
Fabio Furnari di Terre Sommerse che ha apprezzato l’album e lo ha pubblicato; Alex Marenga della label Eclectic Productions, che ha gentilmente concesso l’utilizzo di Birth Of A Flower (In A Post-Atomic Landscape), già pubblicato nel cd Fleeting Steps;
Roberta Aronica per la sua inestimabile visione anglosassone del mondo di
Walkaround; Marco Argiolas, Piero Di Rienzo e Mariella Leone per aver autorizzato la pubblicazione delle fotografie in cui sono ritratti; infine, tutti quelli che hanno reso possibile questo lavoro, qui citati in ordine cromatico: Do, Do#, Re, Re#, Mi, Fa, Fa#, Sol, Sol#, La, La# e Si (soprattutto Marcello Marchesi per questa citazione).