- Store
- >
- Categorie
- >
- Terre Sommerse Edizioni
- >
- Musica
- >
- Classica
- >
- NEOS ENSEMBLE - Periplo
NEOS ENSEMBLE - Periplo
SKU:
TS CLASS 15/16
€13.50
€10.00
€10.00
Unavailable
per item
Musiche di: Corelli, Vivaldi, Haydn, Mendelssohn.
Saxophone - piano and harpsichord
DANIELE CAPORASO - SOPRANO AND TENOR SAXOPHONE
STEFANO NANNI - SOPRANO SAXOPHONE
ARMANDO NOCE - BARITONE SAXOPHONE
GIORGIO SPOLVERINI - HARPSICHORD
SILVIA D'AUGELLO - PIANO
TRASCRIPTIONS AND ARRANGEMENTS: DANIELE CAPORASO - STEFANO NANNI
L’arcaica idea del Periplo, cara alla classicità greca, restituisce perfettamente il senso del progetto musicale curato da Daniele Caporaso. Una sorta di navigazione attraverso i mari della storia della musica intrapreso con nuove e audaci imbarcazioni. Riportare le moderne sonorità del sassofono al linguaggio e al gusto barocco, da Corelli a Vivaldi (nelle loro diversità espressive), è cosa piuttosto ardita, come pure lo è riportarle al rigoroso classicismo di Haydn e al vorticoso romanticismo di Mendelsshon.
Eppure, quella che poteva apparire come un’impresa epica ha dato luogo a un risultato di assoluto interesse. Non si tratta infatti di ordinari arrangiamenti per uno strumento di relativa recente invenzione, qual è il sassofono, bensì di una esecuzione assolutamente fedele del materiale originale. Minimi sono stati gli adattamenti effettuati, richiesti in alcuni punti dalla differenza di estensioni sonore. La trascrizione è qui intesa, dunque, nel pensiero busoniano della traduzione: la composizione originaria rivive, cioè, nella sua interezza, sfruttando le potenzialità del nuovo strumento.
Progetto ancora più ardimentoso, inoltre, se si pensa alla difficoltà per uno strumento a fiato di rispettare filologicamente le peculiarità espressive e tecniche di uno strumento ad arco (il violino nel caso del sax soprano e il violoncello nel caso del sax tenore). È anzi sorprendente scoprire come il sassofono, per lo più associato in età moderna a repertori jazzistici o pop, possa, attraverso un’attenta ricerca di colori e accorgimenti tecnici, affrontare repertori pensati per altri strumenti, peraltro lontani in termini di stile e linguaggio.
Le trascrizioni che qui vengono proposte salvaguardano in maniera assoluta lo spirito originale delle composizioni mantenendo per esempio, nel caso di Corelli e Vivaldi, il clavicembalo come strumento base e, nel caso di Haydn e Mondelssohn, il pianoforte.
È un progetto, questo, che vuole abbattere le barriere del tempo e delle costrizioni ideologiche, che offre l’opportunità di riconsiderare certo repertorio da altre prospettive e punti di vista, che dimostra ed esalta le superlative possibilità espressive del sassofono e che, infine, rilancia il concetto dell’assoluta universalità della musica stessa.
Federica Nardacci
Saxophone - piano and harpsichord
DANIELE CAPORASO - SOPRANO AND TENOR SAXOPHONE
STEFANO NANNI - SOPRANO SAXOPHONE
ARMANDO NOCE - BARITONE SAXOPHONE
GIORGIO SPOLVERINI - HARPSICHORD
SILVIA D'AUGELLO - PIANO
TRASCRIPTIONS AND ARRANGEMENTS: DANIELE CAPORASO - STEFANO NANNI
L’arcaica idea del Periplo, cara alla classicità greca, restituisce perfettamente il senso del progetto musicale curato da Daniele Caporaso. Una sorta di navigazione attraverso i mari della storia della musica intrapreso con nuove e audaci imbarcazioni. Riportare le moderne sonorità del sassofono al linguaggio e al gusto barocco, da Corelli a Vivaldi (nelle loro diversità espressive), è cosa piuttosto ardita, come pure lo è riportarle al rigoroso classicismo di Haydn e al vorticoso romanticismo di Mendelsshon.
Eppure, quella che poteva apparire come un’impresa epica ha dato luogo a un risultato di assoluto interesse. Non si tratta infatti di ordinari arrangiamenti per uno strumento di relativa recente invenzione, qual è il sassofono, bensì di una esecuzione assolutamente fedele del materiale originale. Minimi sono stati gli adattamenti effettuati, richiesti in alcuni punti dalla differenza di estensioni sonore. La trascrizione è qui intesa, dunque, nel pensiero busoniano della traduzione: la composizione originaria rivive, cioè, nella sua interezza, sfruttando le potenzialità del nuovo strumento.
Progetto ancora più ardimentoso, inoltre, se si pensa alla difficoltà per uno strumento a fiato di rispettare filologicamente le peculiarità espressive e tecniche di uno strumento ad arco (il violino nel caso del sax soprano e il violoncello nel caso del sax tenore). È anzi sorprendente scoprire come il sassofono, per lo più associato in età moderna a repertori jazzistici o pop, possa, attraverso un’attenta ricerca di colori e accorgimenti tecnici, affrontare repertori pensati per altri strumenti, peraltro lontani in termini di stile e linguaggio.
Le trascrizioni che qui vengono proposte salvaguardano in maniera assoluta lo spirito originale delle composizioni mantenendo per esempio, nel caso di Corelli e Vivaldi, il clavicembalo come strumento base e, nel caso di Haydn e Mondelssohn, il pianoforte.
È un progetto, questo, che vuole abbattere le barriere del tempo e delle costrizioni ideologiche, che offre l’opportunità di riconsiderare certo repertorio da altre prospettive e punti di vista, che dimostra ed esalta le superlative possibilità espressive del sassofono e che, infine, rilancia il concetto dell’assoluta universalità della musica stessa.
Federica Nardacci