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Mummie Incoscienti - Davide Matrisciano
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TsLachimera - 003
€13.50
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Secondo album del cantautore Davide Matrisciano, che, dopo "Il profumo dei fiori secchi", album con il quale è stato candidato tra i finalisti del premio Tenco, torna con undici brani inediti.
A differenza del precedente, che toccava tematiche legate principalmente all’introspezione, il nuovo album sarà caratterizzato, invece, da riflessioni di natura più esistenziale con oscillazioni del tutto particolari che virano a volte su tematiche dure e crude come la morte (“Coemeterium Point”), la sfortuna di chi rimane vittima di disastri ambientali o della criminalità (“Il brindisi precoce”), sull’amore mai trovato (“La genesi dei bicorpi”) o vissuto morbosamente (“Una stanza abituale”).
Ad aprire l’album è “Processo all’uomo invisibile”, che narra la macabra vicenda risalente al IX secolo d.C. (conosciuta come “Sinodo del cadavere”) di Papa Formoso, che venne disseppellito e processato dalla Chiesa, fino a ed essere condannato. I brani più eterei sono senz’altro “Inseguendo il mare” (un’immaginaria passeggiata ad inseguire sentimenti e la solita routine), “Le ceneri delle nostre maschere” (un’attenta riflessione sull’ipocrisia ) ed “I poeti se ne vanno” (qui Matrisciano tende a sottolineare la quasi totale estinzione della poesia e dell’arte in generale). Prosegue inoltre (dopo l’episodio “Legni bruciati” contenuto nel precedente album) l’inclinazione all’autobiografia col brano “Divertimenti estivi”.
Inoltre, non mancano citazioni più o meno dirette, come nel caso di Foucault ed il suo biopotere o la definizione di amore di Emil Cioran (“la genesi dei bicorpi è un incontro di due salive”) o quella riferita alla guerra di George Santayana (“solo i defunti hanno intravisto la sua fine”) o l’epitaffio di Allan Kardec (“Nascere, morire, rinascere per progredire sempre”) fino a passare per Giordano Bruno (Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam).
In merito agli arrangiamenti ed al sound, le differenze si evincono data la presenza di chitarre acide e synth vicini ad una certa psichedelia pop.
Il progetto grafico è impreziosito dai disegni dell’artista campano Ciccio Capasso, scomparso nel 1993.
I musicisti che hanno preso parte alla lavorazione dell’album sono come sempre degni di nota: Claudio Romano alla batteria (Alain Caron, Danilo Rea, James Senese, Fabrizio Bosso), Andrea Palazzo alle chitarre(Osanna, Frank McComb), Michele Signore al violino e al mandoloncello (Nuova Compagnia di Canto Popolare), Marco Pescosolido al violoncello (Edoardo Bennato, Lucio Dalla, Salvatore Accardo). Mario Formisano alias 4MX degli Almamegretta al basso, al quale sono stati affidati anche post-produzione e mastering.
Note biografiche
Davide Matrisciano nasce a Napoli nel 1985. A circa 13 anni matura la passione viscerale per la musica, che lo porterà a comporre la sua prima canzone “Ricordi occulti” (contenuta, tra l’altro, nel primo album “Il profumo dei fiori secchi”) all’età di 17 anni. Ha all’attivo due album, pubblicati entrambi con la sua etichetta Prehistorik Sounds: il primo di genere ambient-strumentale (Traffico di pulsazioni, 2012) ed il secondo cantautorale (Il profumo dei fiori secchi, 2014). Parallelamente, si occupa anche di colonne sonore, come nel caso di “Omnia” e “Hot dreams” in collaborazione con la casa cinematografica indipendente tedesca Brandl Pictures. Ha anche pubblicato un breve romanzo soltanto in formato digitale (La corsa senza battiti, 2012). L’album “Il profumo dei fiori secchi” è stato candidato per le Targhe Tenco 2014, e nello stesso anno è stato ospite del MEI. Vive attualmente a Cimitile, in provincia di Napoli.
A differenza del precedente, che toccava tematiche legate principalmente all’introspezione, il nuovo album sarà caratterizzato, invece, da riflessioni di natura più esistenziale con oscillazioni del tutto particolari che virano a volte su tematiche dure e crude come la morte (“Coemeterium Point”), la sfortuna di chi rimane vittima di disastri ambientali o della criminalità (“Il brindisi precoce”), sull’amore mai trovato (“La genesi dei bicorpi”) o vissuto morbosamente (“Una stanza abituale”).
Ad aprire l’album è “Processo all’uomo invisibile”, che narra la macabra vicenda risalente al IX secolo d.C. (conosciuta come “Sinodo del cadavere”) di Papa Formoso, che venne disseppellito e processato dalla Chiesa, fino a ed essere condannato. I brani più eterei sono senz’altro “Inseguendo il mare” (un’immaginaria passeggiata ad inseguire sentimenti e la solita routine), “Le ceneri delle nostre maschere” (un’attenta riflessione sull’ipocrisia ) ed “I poeti se ne vanno” (qui Matrisciano tende a sottolineare la quasi totale estinzione della poesia e dell’arte in generale). Prosegue inoltre (dopo l’episodio “Legni bruciati” contenuto nel precedente album) l’inclinazione all’autobiografia col brano “Divertimenti estivi”.
Inoltre, non mancano citazioni più o meno dirette, come nel caso di Foucault ed il suo biopotere o la definizione di amore di Emil Cioran (“la genesi dei bicorpi è un incontro di due salive”) o quella riferita alla guerra di George Santayana (“solo i defunti hanno intravisto la sua fine”) o l’epitaffio di Allan Kardec (“Nascere, morire, rinascere per progredire sempre”) fino a passare per Giordano Bruno (Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam).
In merito agli arrangiamenti ed al sound, le differenze si evincono data la presenza di chitarre acide e synth vicini ad una certa psichedelia pop.
Il progetto grafico è impreziosito dai disegni dell’artista campano Ciccio Capasso, scomparso nel 1993.
I musicisti che hanno preso parte alla lavorazione dell’album sono come sempre degni di nota: Claudio Romano alla batteria (Alain Caron, Danilo Rea, James Senese, Fabrizio Bosso), Andrea Palazzo alle chitarre(Osanna, Frank McComb), Michele Signore al violino e al mandoloncello (Nuova Compagnia di Canto Popolare), Marco Pescosolido al violoncello (Edoardo Bennato, Lucio Dalla, Salvatore Accardo). Mario Formisano alias 4MX degli Almamegretta al basso, al quale sono stati affidati anche post-produzione e mastering.
Note biografiche
Davide Matrisciano nasce a Napoli nel 1985. A circa 13 anni matura la passione viscerale per la musica, che lo porterà a comporre la sua prima canzone “Ricordi occulti” (contenuta, tra l’altro, nel primo album “Il profumo dei fiori secchi”) all’età di 17 anni. Ha all’attivo due album, pubblicati entrambi con la sua etichetta Prehistorik Sounds: il primo di genere ambient-strumentale (Traffico di pulsazioni, 2012) ed il secondo cantautorale (Il profumo dei fiori secchi, 2014). Parallelamente, si occupa anche di colonne sonore, come nel caso di “Omnia” e “Hot dreams” in collaborazione con la casa cinematografica indipendente tedesca Brandl Pictures. Ha anche pubblicato un breve romanzo soltanto in formato digitale (La corsa senza battiti, 2012). L’album “Il profumo dei fiori secchi” è stato candidato per le Targhe Tenco 2014, e nello stesso anno è stato ospite del MEI. Vive attualmente a Cimitile, in provincia di Napoli.