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QUEL DIABOLICO SESSO - Massimo Bucci
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Isbn: 9788869010156
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Sinossi
Dal momento della sua comparsa sulla terra ad oggi, la donna ha rivestito nella comunità umana, un ruolo molto spesso indefinito, ma che ha sollevato perplessità ed inquietudine.
Anche se condannata a sottostare all’autorità dell’uomo ed a soddisfarne i desideri fino a subirne le violenze, tuttavia la forza della sua seduzione è spesso riuscita a turbare l’ordine ed il destino dell’umanità e, secondo quanto ci riferiscono i sapienti filosofi della Patristica e della Scolastica, anche delle creature celesti.
La seduzione della donna si è realizzata col sesso che, se non gestito secondo le leggi e gli enunciati dottrinali della Chiesa, viene ad identificarsi col peccato. Quel peccato di seduzione, quell’irresistibile potere, che induce l’uomo a commettere la colpa.
La Storia ci ricorda innumerevoli personaggi ed eventi del passato in cui la donna, presentata come strega, eretica e meretrice, ha subito ogni sorta di maltrattamenti, ingiustizie, sofferenze e brutalità, a seguito di accuse tanto infamanti, quanto false e pretestuose.
Non ci è sembrato pertanto privo di interesse avanzare in queste pagine alcune considerazioni, nel tentativo di ottenere una razionale risposta che giustifichi in qualche modo un così violento ed accanito atteggiamento nei suoi confronti.
La donna condannata, quindi, ad essere in molte circostanze vittima dell’autoritario ed indiscusso dominio dell’uomo nel corso della sua intera esistenza; la donna responsabile di seduzioni, di trasgressioni sessuali e quindi di peccato: Perché?
Ogni suo tentativo di emancipazione, per sottrarsi a questa condizione di sudditanza nei confronti dell’uomo, è stato sempre tenacemente represso, anche se a volte si è cercato di appagare questa legittima aspirazione con illusorie promesse, attestati di fraterna comprensione ed altro.
I pretesti per giustificare simili atteggiamenti discriminatori, sono stati spesso attinti dalle Scritture, da alcune opinabili ed obsolete affermazioni dei Padri della Chiesa e di altri filosofi vissuti alcuni secoli or sono.
Il risultato è stato ed è tuttora devastante, oltre che umiliante, non solo nei confronti della donna, ma della stessa razionalità di cui il Creatore ha dotato la sua umana creatura.
Dal momento della sua comparsa sulla terra ad oggi, la donna ha rivestito nella comunità umana, un ruolo molto spesso indefinito, ma che ha sollevato perplessità ed inquietudine.
Anche se condannata a sottostare all’autorità dell’uomo ed a soddisfarne i desideri fino a subirne le violenze, tuttavia la forza della sua seduzione è spesso riuscita a turbare l’ordine ed il destino dell’umanità e, secondo quanto ci riferiscono i sapienti filosofi della Patristica e della Scolastica, anche delle creature celesti.
La seduzione della donna si è realizzata col sesso che, se non gestito secondo le leggi e gli enunciati dottrinali della Chiesa, viene ad identificarsi col peccato. Quel peccato di seduzione, quell’irresistibile potere, che induce l’uomo a commettere la colpa.
La Storia ci ricorda innumerevoli personaggi ed eventi del passato in cui la donna, presentata come strega, eretica e meretrice, ha subito ogni sorta di maltrattamenti, ingiustizie, sofferenze e brutalità, a seguito di accuse tanto infamanti, quanto false e pretestuose.
Non ci è sembrato pertanto privo di interesse avanzare in queste pagine alcune considerazioni, nel tentativo di ottenere una razionale risposta che giustifichi in qualche modo un così violento ed accanito atteggiamento nei suoi confronti.
La donna condannata, quindi, ad essere in molte circostanze vittima dell’autoritario ed indiscusso dominio dell’uomo nel corso della sua intera esistenza; la donna responsabile di seduzioni, di trasgressioni sessuali e quindi di peccato: Perché?
Ogni suo tentativo di emancipazione, per sottrarsi a questa condizione di sudditanza nei confronti dell’uomo, è stato sempre tenacemente represso, anche se a volte si è cercato di appagare questa legittima aspirazione con illusorie promesse, attestati di fraterna comprensione ed altro.
I pretesti per giustificare simili atteggiamenti discriminatori, sono stati spesso attinti dalle Scritture, da alcune opinabili ed obsolete affermazioni dei Padri della Chiesa e di altri filosofi vissuti alcuni secoli or sono.
Il risultato è stato ed è tuttora devastante, oltre che umiliante, non solo nei confronti della donna, ma della stessa razionalità di cui il Creatore ha dotato la sua umana creatura.
Quando si vuole ferire od umiliare una donna, è sempre stata consuetudine, come purtroppo lo è tuttora, colpirla nella sua sessualità, presentandola come responsabile di una colpa e di un peccato, allo scopo di privarla della sua stessa dignità.
Nessuno vuole sminuire il significato allegorico e metaforico di alcuni racconti biblici, di eventi e di altre discutibili affermazioni, ma attualmente non sembra più accettabile attribuire ad essi una determinante rilevanza storica, etica e sociale.
Le conseguenze di tutto ciò possono infatti produrre, come in realtà hanno prodotto, atteggiamenti reattivi impropri nei confronti della donna, che hanno condotto alla più spietata violenza ed al delitto.
Le conseguenze di tutto ciò possono infatti produrre, come in realtà hanno prodotto, atteggiamenti reattivi impropri nei confronti della donna, che hanno condotto alla più spietata violenza ed al delitto.
Ancora non si è estinta la voce minacciosa del Creatore che nell’Eden decretava l’eterna condizione di sudditanza della donna nei confronti dell’uomo?
È vero, il tempo sembra scorrere troppo rapidamente, e molto spesso inutilmente, senza che rimanga traccia di un passato, non sempre edificante, sul quale invece sarebbe opportuno meditare per ottenerne salutari suggerimenti ed evitare atteggiamenti inopportuni, se non irrazionali.
Diabolico non è il sesso, ma colui che tale lo considera.
Biografia
Medico e professore ordinario nelle Università di L'Aquila e di Roma “Tor Vergata”. Massimo G. Bucci è nato a Parma, ma risiede da molti anni a Roma. Ha pubblicato studi scientifici, saggi, romanzi e racconti. Ricordiamo: Sproloquio; Il fascino della solitudine; L'alibi; Nel segreto del confessionale; Il tempo che non vola; La crudeltà del caso (Premio Priamar Savona, 2009); Racconti sottovoce; Il pellegrino curioso (Premio Archè A. Sabazia, 2007); Dicono di Dio. Con l'Editore Terre Sommerse ha pubblicato Un nastro color porpora (Premio è Tempo di cultura 2009); Profumo di mandorla; Il tocco del silenzio; La villa del conte; Coraggio, Santità e Quella donna in Vaticano.
È vero, il tempo sembra scorrere troppo rapidamente, e molto spesso inutilmente, senza che rimanga traccia di un passato, non sempre edificante, sul quale invece sarebbe opportuno meditare per ottenerne salutari suggerimenti ed evitare atteggiamenti inopportuni, se non irrazionali.
Diabolico non è il sesso, ma colui che tale lo considera.
Biografia
Medico e professore ordinario nelle Università di L'Aquila e di Roma “Tor Vergata”. Massimo G. Bucci è nato a Parma, ma risiede da molti anni a Roma. Ha pubblicato studi scientifici, saggi, romanzi e racconti. Ricordiamo: Sproloquio; Il fascino della solitudine; L'alibi; Nel segreto del confessionale; Il tempo che non vola; La crudeltà del caso (Premio Priamar Savona, 2009); Racconti sottovoce; Il pellegrino curioso (Premio Archè A. Sabazia, 2007); Dicono di Dio. Con l'Editore Terre Sommerse ha pubblicato Un nastro color porpora (Premio è Tempo di cultura 2009); Profumo di mandorla; Il tocco del silenzio; La villa del conte; Coraggio, Santità e Quella donna in Vaticano.