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ECHOES live at CeglieJazz Open Festival 2006 - Echoes Quintet
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TS JEI 004
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Angelo Olivieri tromba
Pasquale Innarella sax tenore, soprano
Armando Battiston pianoforte, flauti
William Parker contrabbasso
Hamid Drake batteria
Pasquale Innarella sax tenore, soprano
Armando Battiston pianoforte, flauti
William Parker contrabbasso
Hamid Drake batteria
L’ Echoes Quintet sembra raggiungere quell’equilibrio tra composizione e improvvisazione e tra oggettivo e soggettivo che consenta la “leggibilità” senza sacrificare le conquiste informali degli ultimi decenni, dimostrando così che la ricerca, oltre che intellettuale e sperimentale, può essere anche piacevole ed immediata. E celebrando, in un angolo di Puglia, in una calda sera di inizio estate, una nuova “togetherness”.
Pierpaolo Faggiano
Jazzit - Marco Delle Fave (07/2008)
“Echoes”, quintetto live del 2006 con Olivieri assieme ai sax di Innarella, Battiston al piano e la prodigiosa ritmica di Parker e Drake. Energia pulsante che l'avanguardia free rivisita secondo un impianto armonico moderno e peculiare, con strutture limpide che lasciano spazio a un intenso vigore improvvisativo. Cinque densi brani di dialogo pressoché perfetto, con Innarella e Olivieri a inseguirsi in un gioco di rimandi sottolineati dal tocco percussivo di Battiston e dal drumming di Drake. Menzione d'onore per Parker, capace di un costante supporto fondamentale in timbro e corpo e assolutamente portentoso nel marcare con evidenza il funk-free di Is life a B-movie?, perla dell'album.
Musica Jazz - Francesco Martinelli (06/2008)
Registrato dal vivo al Ceglie Jazz Open Festival nel 2006, Echoes vede Olivieri in un contesto assai diverso, in cui le sue nitide melodie si librano, insieme alle travolgenti ma lucide perorazioni di Pasquale Innarella ai sassofoni, sul fondale scuro e mosso creato dal contrabbasso di Hamid Drake, dalle percussioni di Hamid Drake e da Armando Battiston, che si esibisce al pianoforte e ai flauti con frequenti notazioni umoristiche. In Lament for Tookie Williams Olivieri sfodera effetti a mezze valvole che rimandando al trombettista ellingtoniano e a Lester Bowie, mentre l'ultimo brano vede il gruppo costruire una lirica improvvisazione a partire da un notevole assolo di Battiston al flauto dolce (sembra di sentire sullo sfondo un digeridu non indicato in copertina: forse Innarella?). È musica con un solido senso della costruzione che recupera molto di quello che è successo nel jazz degli ultimi quarant'anni ed è capace di feroce ironia e delicato lirismo: documento di un incontro musicale riuscito e spesso entusiasmante.
Suono - Sergio Spada (02/2008)
Registrato nell’estate del 2006 in Puglia durante il Ceglie Open Festival, questo potente documento live è la testimonianza di quanta buona ed originale musica venga suonata durante certe preziose serate di rassegne italiane e quanto prolifici e significativi possano essere gli incontri fra le nostre “menti” musicali più fervide e i grandi musicisti (segnatamente afro-americani) “alternativi” alle correnti più sfruttate commercialmente e perciò fuori dai giochi di mercato. Il solo approccio introduttivo alle prime note di Shouts, lungo brano di apertura di questo concerto, può esemplificare il tutto: vi si trova una pregnante per quanto imperfetta compenetrazione fra gli interpreti, la ruvidezza dell’esecuzione dal vivo, l’intensità partecipativa, la potente energia della musica jazz, con le sue origini blues e spiritual, unite da una pulsante urgenza ritmica. Ad un certo punto del brano, nel quale già si pongono in evidenza le peculiarità dei diversi strumenti, le brevi note del flauto del vulcanico Armando Battiston segnano una svolta che trasporta in un altro territorio e nella seconda traccia Lament For Tookie Williams (giustiziato negli USA qualche anno fa dopo lunga detenzione), più riflessiva e meditata ed ancora estremamente affascinante, dove la musica diventa più corale in alternanza agli assoli della tromba di Angelo Olivieri e del sax di Pasquale Innarella. Ed anche negli altri tre brani del disco le soluzioni interpretative si risolvono in lunghe tirate musicali che si ascoltano di impeto, senza timore di stanchezza e con grande partecipazione, come deve aver fatto il pubbico della serata, peraltro molto attento. Grazie alla bravura e soprattutto all’apertura mentale di tali musicisti: i ben noti Hamid Drake e William Parker, consolidati frequentatori delle platee italiane, gli ispiratissimi Pasquale Innarella e Angelo Olivieri ai fiati, l’imprevedibile e ironico Armando Battiston. Una formazione che forse non ritroveremo facilmente e che proprio per questo andrebbe conservata su questo prezioso documento.
All About Jazz Italia - Angelo Leonardi (08/2007)
Ancora Innarella offre un contributo centrale nel disco live Echoes dell'omonimo quintetto, ripreso al Ceglie Jazz Open Festival del giugno 2006. Sempre Faggiano, nelle note, accosta questa musica a quella di Togetherness lo storico disco del 1965, di Gato Barbieri e Don Cherry. La veemenza del free storico è palpabile e non è un caso che del quintetto facciano parte il contrabbassista William Parker e il batterista Hamid Drake. Gli altri componenti sono il trombettista Angelo Olivieri e il pianista Armando Battiston.
Ovviamente dopo quarant'anni il loro free è ben diverso dall'originale, ed è proprio questo il pregio del lavoro. Non siamo alla musica di repertorio ma ad una sintesi che riprende molte delle conquiste del jazz moderno (il modale, ad esempio) ed assimila molti aspetti attuali: il lirismo si coniuga al furore o al beffardo (Battiston) e momenti d'astratto camerismo si legano ad altri ritmicamente accesi, quasi funk.
Come spesso accade nei gruppi comprendenti Parker, assistiamo a un coinvolgente rito collettivo nel nome della great black music. Il tenore di Innarella acquista toni liturgici, offrendo momenti appassionanti in contrasto agli interventi rigorosi e severi di Olivieri. Una musica di alto spessore da ricordare.
Il trombettista Angelo Olivieri è protagonista degli altri due dischi: nel progetto Oidé guida una formazione a geometria variabile lungo sue composizioni, in Nadir dialoga col pianista Alessandro De Angelis, suo stretto collaboratore da anni.
Pierpaolo Faggiano
Jazzit - Marco Delle Fave (07/2008)
“Echoes”, quintetto live del 2006 con Olivieri assieme ai sax di Innarella, Battiston al piano e la prodigiosa ritmica di Parker e Drake. Energia pulsante che l'avanguardia free rivisita secondo un impianto armonico moderno e peculiare, con strutture limpide che lasciano spazio a un intenso vigore improvvisativo. Cinque densi brani di dialogo pressoché perfetto, con Innarella e Olivieri a inseguirsi in un gioco di rimandi sottolineati dal tocco percussivo di Battiston e dal drumming di Drake. Menzione d'onore per Parker, capace di un costante supporto fondamentale in timbro e corpo e assolutamente portentoso nel marcare con evidenza il funk-free di Is life a B-movie?, perla dell'album.
Musica Jazz - Francesco Martinelli (06/2008)
Registrato dal vivo al Ceglie Jazz Open Festival nel 2006, Echoes vede Olivieri in un contesto assai diverso, in cui le sue nitide melodie si librano, insieme alle travolgenti ma lucide perorazioni di Pasquale Innarella ai sassofoni, sul fondale scuro e mosso creato dal contrabbasso di Hamid Drake, dalle percussioni di Hamid Drake e da Armando Battiston, che si esibisce al pianoforte e ai flauti con frequenti notazioni umoristiche. In Lament for Tookie Williams Olivieri sfodera effetti a mezze valvole che rimandando al trombettista ellingtoniano e a Lester Bowie, mentre l'ultimo brano vede il gruppo costruire una lirica improvvisazione a partire da un notevole assolo di Battiston al flauto dolce (sembra di sentire sullo sfondo un digeridu non indicato in copertina: forse Innarella?). È musica con un solido senso della costruzione che recupera molto di quello che è successo nel jazz degli ultimi quarant'anni ed è capace di feroce ironia e delicato lirismo: documento di un incontro musicale riuscito e spesso entusiasmante.
Suono - Sergio Spada (02/2008)
Registrato nell’estate del 2006 in Puglia durante il Ceglie Open Festival, questo potente documento live è la testimonianza di quanta buona ed originale musica venga suonata durante certe preziose serate di rassegne italiane e quanto prolifici e significativi possano essere gli incontri fra le nostre “menti” musicali più fervide e i grandi musicisti (segnatamente afro-americani) “alternativi” alle correnti più sfruttate commercialmente e perciò fuori dai giochi di mercato. Il solo approccio introduttivo alle prime note di Shouts, lungo brano di apertura di questo concerto, può esemplificare il tutto: vi si trova una pregnante per quanto imperfetta compenetrazione fra gli interpreti, la ruvidezza dell’esecuzione dal vivo, l’intensità partecipativa, la potente energia della musica jazz, con le sue origini blues e spiritual, unite da una pulsante urgenza ritmica. Ad un certo punto del brano, nel quale già si pongono in evidenza le peculiarità dei diversi strumenti, le brevi note del flauto del vulcanico Armando Battiston segnano una svolta che trasporta in un altro territorio e nella seconda traccia Lament For Tookie Williams (giustiziato negli USA qualche anno fa dopo lunga detenzione), più riflessiva e meditata ed ancora estremamente affascinante, dove la musica diventa più corale in alternanza agli assoli della tromba di Angelo Olivieri e del sax di Pasquale Innarella. Ed anche negli altri tre brani del disco le soluzioni interpretative si risolvono in lunghe tirate musicali che si ascoltano di impeto, senza timore di stanchezza e con grande partecipazione, come deve aver fatto il pubbico della serata, peraltro molto attento. Grazie alla bravura e soprattutto all’apertura mentale di tali musicisti: i ben noti Hamid Drake e William Parker, consolidati frequentatori delle platee italiane, gli ispiratissimi Pasquale Innarella e Angelo Olivieri ai fiati, l’imprevedibile e ironico Armando Battiston. Una formazione che forse non ritroveremo facilmente e che proprio per questo andrebbe conservata su questo prezioso documento.
All About Jazz Italia - Angelo Leonardi (08/2007)
Ancora Innarella offre un contributo centrale nel disco live Echoes dell'omonimo quintetto, ripreso al Ceglie Jazz Open Festival del giugno 2006. Sempre Faggiano, nelle note, accosta questa musica a quella di Togetherness lo storico disco del 1965, di Gato Barbieri e Don Cherry. La veemenza del free storico è palpabile e non è un caso che del quintetto facciano parte il contrabbassista William Parker e il batterista Hamid Drake. Gli altri componenti sono il trombettista Angelo Olivieri e il pianista Armando Battiston.
Ovviamente dopo quarant'anni il loro free è ben diverso dall'originale, ed è proprio questo il pregio del lavoro. Non siamo alla musica di repertorio ma ad una sintesi che riprende molte delle conquiste del jazz moderno (il modale, ad esempio) ed assimila molti aspetti attuali: il lirismo si coniuga al furore o al beffardo (Battiston) e momenti d'astratto camerismo si legano ad altri ritmicamente accesi, quasi funk.
Come spesso accade nei gruppi comprendenti Parker, assistiamo a un coinvolgente rito collettivo nel nome della great black music. Il tenore di Innarella acquista toni liturgici, offrendo momenti appassionanti in contrasto agli interventi rigorosi e severi di Olivieri. Una musica di alto spessore da ricordare.
Il trombettista Angelo Olivieri è protagonista degli altri due dischi: nel progetto Oidé guida una formazione a geometria variabile lungo sue composizioni, in Nadir dialoga col pianista Alessandro De Angelis, suo stretto collaboratore da anni.